Si tratta della cura degli elementi dentari interessati da carie o ricostruzioni inadeguate. Previa anestesia locale (tranne qualche eccezione con patologia molto superficiale), si rimuove il tessuto dentale interessato dalla carie tramite apposito strumentario rotante o manuale, con successiva ricostruzione del dente.
Conservazione del dente ed eliminazione di infezione, infiammazione e dolore derivanti dalla patologia dentale.
Sono relativi: all’impiego inevitabile di anestetico locale, con vasocostrittore o senza, a cui alcuni soggetti possono risultare particolarmente sensibili per allergie, patologie renali, cardiache, endocrine o stato di gravidanza; alla possibilità di traumi sulle mucose a causa degli strumenti manuali o meccanici; all’eventualità di ingestione accidentale di detti strumenti.
Per l’otturazione o la ricostruzione dei denti trattati si adoperano materiali che possono essere di utilizzazione provvisoria, quali i cementi all’ossifosfato e all’ossido di zinco-eugenolo, e come tali soggetti all’usura in superficie o al distacco, nonché materiali definitivi quali le resine composite, il cemento vetroionomerico e il compomero, che sono diversi per natura, estetica e durata.
Al momento attuale le resine composite nanoriempite sono il materiale di elezione nella maggior parte dei casi. Hanno il vantaggio di un’ottima estetica e di una buona resistenza nel tempo.
La ricostruzione dei denti devitalizzati avviene con i materiali indicati precedentemente e con l’eventuale utilizzo di perni endocanalari in metallo o in fibra di vetro o carbonio.
Una volta effettuata l’otturazione, è possibile la permanenza, per tempi più o meno lunghi, di sensibilità termica o ad alcune sostanze; è possibile che si verifichi una accentuazione dei sintomi e che si renda necessaria la devitalizzazione dell’elemento al fine di evitare la diffusione dell’infezione.
Un’otturazione in amalgama può, in rari casi, causare una pigmentazione scura del dente e/o dei tessuti circostanti.
Una ricostruzione in materiale composito può nel tempo cambiare tonalità di colore.
I denti devitalizzati possono risultare più fragili del normale. In alcuni casi è necessario provvedere alla protesizzazione per ridurre questo rischio.
In qualche caso, per anomalie anatomiche, delta apicali dei canali o altre cause, la cura canalare può non avere successo e può essere necessario procedere alla resezione dell’apice del dente (apicectomia) o all’estrazione dell’elemento dentario.
Solitamente non esistono alternative se non l’estrazione dell’elemento stesso.